Soggetti attuatori: ARSIAL – DIBAF
Il progetto di ricerca ha l’obiettivo di valutare mediante marcatori SNP la diversità genetica della collezione di “grani antichi” mantenuti presso ARSIAL, con particolare riferimento a popolazioni locali di farro (T. turgidum L. subsp. dicoccum Schubler), tra le quali due popolazioni collezionate nella Valle dell’Aniene, e a varietà locali e storiche di frumento tenero (T. aestivum L.) recuperate presso agricoltori del territorio laziale. Lo studio si propone anche di supportare le azioni di recupero di accessioni di varietà locali di Triticum della “Casa delle Sementi della Valle dell’Aniene – progetto pilota per il recupero e gestione partecipata della riproduzione delle risorse genetiche autoctone”.
Nella prima fase del progetto, per il farro sono stati inclusi nelle analisi genetico molecolari mediante marcatori SNPs un totale di 214 campioni di DNA, di cui 135 relativi alle popolazioni locali coltivate nel Lazio e 79 alle popolazioni locali e varietà certificate utilizzate come controllo (inclusi genotipi di T. monococcum, T. durum e T. turanicum), mentre per il frumento tenero un totale di 218 campioni di DNA, di cui 154 relativi alle varietà locali coltivate nel Lazio e 64 alle varietà locali, storiche e moderne utilizzate come genotipi di riferimento. L’analisi statistica dei dati grezzi ottenuti dall’analisi molecolare ha condotto ad una matrice finale utilizzata costituita da 431 (individui) x 12.533 (marcatori), al fine di studiare le distanze e le relazioni genetiche tra i campioni di frumento analizzati (sia inter e intra varietale) e di definire le strutture di popolazione delle varietà oggetto di studio.
L’analisi filogenetica preliminare, che comprendeva tutti i campioni (431), ha permesso di separare le singole specie, identificando 3 gruppi principali, costituiti dai campioni appartenenti a: T. aestivum, T. turgidum (T. turgidum L. subsp. dicoccum Schubler, T. turgidum L. subsp. durum – e T. turgidum L. subsp. Turanicum) e T. monococcum. La successiva i risultati dell’analisi delle accessioni separate per specie, mostrano per il gruppo di accessioni di T. aestivum il raggruppamento in 5 cluster principali sui quali sono distribuite le differenti varietà analizzate. L’analisi delle accessioni di T. turgidum confrontate anche con le accessioni di T. monococcum, mostrano un basso livello di differenziazione genetica tra le accessioni di farro coltivate nel Lazio e indicano anche una loro affinità genetica, sia come struttura che differenziazione, con le tre accessioni del Farro di Monteleone utilizzate come controlli, suggerendo una loro origine comune. L’analisi effettuata con marcatori SNP ha permesso:
- di analizzare la struttura genetica e la variabilità inter e intra-varietale delle popolazioni di “grani antichi” coltivate nel Lazio;
- di distinguere e caratterizzare da un punto di vista filogenetico le accessioni laziali oggetto di studio e di studiare le loro relazioni genetiche con varietà/popolazioni locali e varietà antiche o iscritte al registro varietale coltivate nel Lazio o in regioni limitrofe.
I risultati ottenuti permetteranno di delineare le principali linee guida per la gestione della conservazione in situ ed ex situ delle varietà/popolazioni oggetto di studio e per un loro utilizzo sostenibile e porre le basi per lo sviluppo di una metodologia di rintracciabilità genetica dei prodotti alimentari da loro derivati, a garanzia della tipicità, e come forma di tutela per produttori e consumatori.