L’amministratore unico di Arsial rivendica il diritto universale al cibo sano e di qualità.
“Chi mangia male, si ammala prima”. E se la salute è un diritto universale, allora “anche il cibo buono deve essere considerato tale e lo Stato dovrebbe garantirlo”, esordisce Antonio Rosati intervenendo alla 2^ “Conferenza internazionale per l’agricoltura in una società in via di urbanizzazione”. Appuntamento a cui partecipano, nel quadro del programma Lazio Expo 2015, oltre 350 tecnici provenienti da 60 Paesi che si interrogano sulle relazioni tra agricoltura, alimentazione e grandi concentrazioni urbane.
Roma ne è un esempio tangibile, sebbene la sua dimensione demografica scompaia al confronto con le megalopoli asiatiche e americane. Ma è comunque un laboratorio interessante, visto il peso che la superficie agricola mantiene tuttora, rispetto al complesso del territorio comunale, tenuto conto anche delle frequenti intersezioni tra aree agricole e urbanizzate.
E se è vero che aumenta il giro d’affari dei discount al ritmo del 7% annuo – prosegue l’amministratore unico di Arsial – non è detto che, a prezzi stracciati, corrisponda una qualità elevata. Tutti, a prescindere dal livello di reddito, devono potersi permettere cibo sano e garantito. E così, nei quattro giorni di dibattito svoltosi nell’ambito della Conferenza, oltre che di cibo e di agricoltura urbana nel quadro della sostenibilità, si è discusso delle nuove povertà che affiorano prepotentemente, di inclusione sociale, del ruolo del settore pubblico nella pianificazione delle politiche alimentari.
2^ Conferenza internazionale “Agriculture in an urbanizing society”
Quando: dal 14 al 17 settembre 2015
Dove: Università Roma TRE – Facoltà di economia “Federico Caffè” – Via Silvio D’Amico, 77 (Roma)
La prima edizione della Conferenza, tenutasi in Olanda nell’aprile del 2012, è stata organizzata dall’Università di Wageningen, con la Fondazione Triodos e il Network olandese Multifunctionele landbouw, mentre l’organizzazione di questa seconda edizione è stata affidata all’AiCARE – Agenzia Italiana per la Campagna e l’Agricoltura Responsabile e Etica, all’ARM-Azienda Romana Mercati e all’Università di Pisa (componente della comunità scientifica internazionale in seno alla quale è nata la Conferenza).
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