Gli Oli del Lazio: un patrimonio di qualità tra DOP, IGP e Monovarietali PAT

15/11/2024 - 

Un viaggio tra certificazioni di qualità e antichi saperi della tradizione.

Il Lazio è una regione dalla lunga tradizione olivicola. I suoi extravergine sono conosciuti per la qualità eccellente e le caratteristiche uniche. Tra le eccellenze laziali spiccano gli oli Sabina DOP, Tuscia DOP, Colline Pontine DOP, Canino DOP e il più recente Olio di Roma IGP, oltre agli otto oli monovarietali PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), ognuno con la propria identità.

OLIO DI ROMA IGP
L’Olio di Roma IGP rappresenta una nuova importante certificazione per il Lazio, che racchiude la produzione olivicola dell’intera regione. L’Olio di Roma IGP si distingue per il suo profilo organolettico variegato, con un fruttato medio-intenso, note erbacee e sentori di mandorla e pomodoro. È un olio versatile, ideale per esaltare insalate, zuppe e piatti a base di carne e pesce.

SABINA DOP
L’olio Sabina DOP è uno dei più antichi e rinomati d’Italia, erede di una tradizione che risale addirittura all’epoca romana. Prodotto tra le province di Roma e Rieti, questo extravergine ha un sapore armonioso e note delicate di mandorla e pomodoro. I terreni calcarei e le condizioni climatiche delle colline sabine contribuiscono a un prodotto con bassa acidità e un profilo organolettico complesso.

TUSCIA DOP
La Tuscia Viterbese offre un olio DOP dalle caratteristiche uniche anche grazie ai suoi suoli vulcanici. L’olio Tuscia DOP ha un colore giallo dorato con riflessi verdi e un sapore fruttato medio-intenso con sentori di erbe aromatiche e carciofo.

COLLINE PONTINE DOP
L’extravergine Colline Pontine DOP è prodotto principalmente dalla varietà Itrana e si distingue per un sapore fruttato intenso, con sentori di pomodoro verde, mandorla e erbe fresche. Il territorio di produzione, situato interamente un provincia di Latina, offre un microclima ideale per la coltivazione delle olive, dalle quali si ottiene un olio dal carattere deciso, perfetto per condimenti a crudo su insalate e piatti di pesce.

CANINO DOP
Il Canino DOP prende il nome dal comune di Canino, in provincia di Viterbo. È famoso per il suo gusto deciso, con un fruttato medio e un buon equilibrio tra amaro e piccante. La varietà predominante, la Caninese, regala all’olio un profilo aromatico intenso e versatile, ideale sia per condimenti a crudo che per la cottura.

GLI OLI MONOVARIETALI PAT DEL LAZIO
Oltre agli oli DOP e IGP, il Lazio vanta una selezione di oli monovarietali riconosciuti come PAT, prodotti con singole varietà di oliva, che esprimono appieno le caratteristiche del territorio laziale:

  • Carboncella: l’olio ottenuto da questa varietà è noto per il suo fruttato armonico, con note di erba fresca;
  • Ciera: questa varietà è tipica della provincia di Frosinone, dov’è nota anche con il nome di Vallecorsana e Olivella, sebbene l’areale conferisca all’olio caratteristiche peculiari e distintive. L’olio che ne deriva ha un sapore fruttato di media intensità, con un gusto armonico che ricorda il frutto fresco e un retrogusto amaro di mandorla. Condivide lo stesso genotipo delle varietà locali Salviana e Sirole. È inclusa tra le verità della biodiversità agricola regionale tutelate dal rischio di erosione genetica (L.R. 15/2000);
  • Itrana: oltre a essere la principale varietà della DOP Colline Pontine, regala un olio monovarietale dal sapore complesso, con sentori di pomodoro e mandorla;
  • Marina: varietà autoctona della provincia di Frosinone, l’olio ottenuto presenta un sapore intenso con sentori di carciofo e mandorla verde, ideale per chi è alla ricerca di sapori decisi. Rientra tra le varietà della nostra biodiversità agricola regionale, tutelate dal rischio di erosione genetica (L.R. 15/2000);
  • Olivastrone: originaria della Sabina, questa varietà produce un olio di colore verde intenso, dal profilo amaro e piccante, adatto a zuppe e carni;
  • Rosciola: diffusa nelle province di Frosinone e Roma, l’olio derivato è leggermente velato, di colore giallo dorato con riflessi verdi, con un sapore delicato e morbido;
  • Salviana: coltivata nei comuni della bassa Sabina, questa varietà produce un olio con sapore bilanciato, leggermente piccante, utilizzato sia in blend che come monovarietale. Nonostante condivida lo stesso genotipo di Ciera e Sirole, l’areale di produzione rende l’olio di Salviana del tutto peculiare. È inclusa tra le verità della biodiversità agricola regionale tutelate dal rischio di erosione genetica (L.R. 15/2000)
  • Sirole: varietà coltivata sul Monte Soratte in provincia di Roma. L’olio ottenuto ha un sapore particolare e distinguibile che mescola note dolci e piccanti. Condivide il genotipo con Salviana e Ciera e in quanto tale è rientra tra le verità della biodiversità agricola regionale tutelate dal rischio di erosione genetica (L.R. 15/2000).

UN PATRIMONIO DA VALORIZZARE
Gli oli del Lazio testimoniano la straordinaria ricchezza olivicola della regione. La varietà dei microclimi e dei terreni conferisce all’olio una vasta gamma di profili aromatici, rendendo gli extravergine un complemento ideale per i piatti della nostra cucina. Oltre a incarnare la diversità del territorio laziale, questi oli si distinguono per essere degli ambasciatori dei loro territori, anche grazie alle varie forme di turismo esperienziale legate all’olio d’olivo, oggetto di una recente legge regionale. I percorsi dedicati, le visite ai frantoi e le degustazioni guidate offrono ai visitatori un’immersione nelle tradizioni produttive locali, rivelando come paesaggio e cultura contribuiscono a definire il profilo organolettico unico di ogni olio. Queste esperienze trasformano ogni assaggio in una scoperta sensoriale, che valorizza il prodotto e il territorio, rafforzando il legame tra sapori autentici e cultura locale.