La Biancolella a Ponza – la riscoperta di un vitigno autoctono

23/09/2017 - 

Un convegno promosso da Arsial e Regione Lazio, in collaborazione con il comune di Ponza, ripercorrerà nel pomeriggio di oggi presso il palazzo comunale, le fasi salienti della riscoperta e del processo di valorizzazione in corso dell’antico vitigno introdotto sull’isola dalle migrazioni ischitane.

A coronamento di un lungo percorso di riscoperta dell’antico vitigno importato a Ponza dall’isola di Ischia e a lungo dimenticato, il Convegno intende fare il punto sul possibile rilancio della produzione vitivinicola locale. La Biancolella, una varietà di vite da vino a bacca bianca, introdotta nelle isole ponziane nel corso dell’800, incontrò per oltre un secolo larga diffusione, contribuendo insieme ad altri vitigni autoctoni allo sviluppo di una florida produzione vitivinicola locale. Il progressivo abbandono della coltivazione agricola sull’arcipelago nel corso della seconda metà del ‘900 e in particolare negli ultimi 30 anni, hanno relegato la viticoltura locale ad esclusiva produzione per autoconsumo delle poche famiglie ancora dedite alla coltivazione dei pochi campi terrazzati presenti. Solo recentemente, sull’onda dello sviluppo e dell’attrazione turistica esercitata in particolare dall’isola di Ponza, si è registrato un rinnovato interesse per il rilancio della produzione viticola, individuando nella Biancolella il vitigno autoctono più rappresentativo e dalle maggiori potenzialità. Sono così affluiti, sull’isola, investimenti di imprenditori provenienti dal territorio regionale ed extra-regionale, destinati a riproporre con nuove tecniche la tradizionale coltivazione della vite.

A creare le condizioni per il rilancio della viticoltura locale ha senza dubbio contribuito, nel corso degli ultimi quindici anni, anche l’attività di censimento e successiva caratterizzazione dei vitigni autoctoni promossa e realizzata da Arsial, su mandato regionale. Tanto è vero che attualmente, i vitigni autoctoni individuati sull’isola, risultano nella loro totalità iscritti ai registri nazionale e regionale delle varietà di vite idonee alla coltivazione ed è, di pochi giorni fa, l’iscrizione dei medesimi al Registro volontario regionale a tutela delle risorse genetiche autoctone a rischio di erosione.

Oltre al Sindaco Francesco Ferraiuolo, parteciperà all’incontro anche il Consigliere regionale Enrico Forte e naturalmente tecnici e produttori interessati all’argomento.

L’Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Carlo Hausmann, impossibilitato a partecipare, porterà un suo contributo intervenendo sul tema in video-conferenza.

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