Fondo per le mense scolastiche biologiche, scadenza bando a fine giugno

07/06/2018 - 

In conformità con le linee del Piano d’azione per il futuro della produzione biologica nell’Unione Europea, con decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 (art. 64, comma 5 bis) è stato istituito il Fondo per le mense scolastiche biologiche “al fine di promuovere il consumo di prodotti biologici e sostenibili per l’ambiente…”, attraverso una riduzione dei costi a carico dei beneficiari e l’avvio di attività di informazione e promozione nelle scuole.

Alle agevolazioni previste è destinato almeno l’80% delle risorse del fondo assegnate annualmente alle Regioni e alle Province autonome, mentre la restante quota viene utilizzata direttamente dalle Regioni o dai Comuni, all’uopo delegati, per iniziative di informazione e di promozione presso gli istituti scolastici.

Per poter accedere ai finanziamenti è necessario tuttavia che le stazioni appaltanti, cioè i soggetti pubblici che aggiudicano servizi di refezione collettiva scolastica, e le scuole non pubbliche che erogano i servizi di refezione scolastica biologica, siano iscritte ad un apposito elenco istituito presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf), ma soprattutto che si attengano, nella definizione dei contratti di fornitura nell’ambito delle relative gare, ai requisiti minimi previsti per le mense biologiche. Assicurando da una parte percentuali minime di prodotto bio, anche se variabili in funzione del singolo raggruppamento merceologico, nel complesso delle forniture oggetto di gara e garantendo dall’altra il rispetto di alcuni criteri finalizzati a ridurre l’impatto ambientale e a contenere lo spreco alimentare.

Il fondo è ripartito annualmente tra le Regioni e le Province autonome, sulla base del numero dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica, con decreto ministeriale adottato entro il 30 maggio e, in sede di prima applicazione, entro il 30 luglio 2018. L’iscrizione all’elenco pertanto dovrà avvenire entro il 30 giugno del corrente anno, accedendo alla piattaforma informatica appositamente predisposta dal Mipaaf.