La rassegna aprirà martedì 31 agosto a Parma, con l’obiettivo di conquistare nuovi mercati esteri e riorganizzare in modo ecosostenibile il sistema produttivo
Organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, la XX° edizione di Cibus aprirà a Parma martedì 31 agosto per chiudere venerdì 3 settembre. Slittata dal 2020, causa pandemia, sarà la prima grande fiera internazionale a riaprire, all’inizio del secondo semestre del 2021 (Cibus si tiene di norma in maggio). Servirà al settore agroalimentare per proporre i nuovi prodotti sui mercati nazionale ed estero, per avvantaggiarsi della ripresa economica, beneficiando anche della spinta del Recovery Plan.
Un settore che ha sostenuto i consumi alimentari degli italiani durante il lockdown e sta
aumentando, anche nel primo semestre del 2021, i suoi livelli produttivi, come quelli
dell’export, cresciuto dell’11%. Sono attese quasi 2.000 aziende espositrici, che
proporranno migliaia di marchi e oltre 500 nuovi prodotti. Attesi decine di migliaia di operatori esteri e top buyer dall’Italia, dall’Europa e dai Paesi d’oltremare.
Regione Lazio e Arsial saranno presenti, attraverso una collettiva regionale, con un ampio spazio espositivo di oltre 140mq, per promuovere e valorizzare i prodotti agroalimentari del territorio laziale.